Il derby della capitale si disputa oggi nella 32^ giornata di campionato, la Lazio ospita all’Olimpico la Roma, opposti gli umori delle squadre, Roma galvanizzata dalla rimonta sul Barca e Lazio costretta a leccarsi le ferite dopo l’eliminazione ai danni del Salisburgo, il risultato finale è un pareggio a reti inviolate.

Inzaghi lascia in panchina Luis Alberto e schiera Felipe Anderson titolare, modulo 3/4/2/1 a fronteggiarlo un accorto ed organizzato 3/4/1/2 schierato da Di Francesco.

Gara tattica e molto dinamica, subito Parolo ha la palla buona per andare in vantaggio al 7^ al termine di un’azione spavalda di Immobile che affronta 4 giocatori giallorossi, la palla rimane ferma in piena area di rigore ma il tiro del centrocampista Laziale non trova lo specchio della porta.

Nei primi minuti è solo Lazio, praticamente un monologo nel possesso palla e nelle potenziali occasioni da gol, la Roma cerca di stringere le maglie e con una linea di fuorigioco molto alta mette di sovente off side Immobile.

Un primo tempo che la Lazio rischia di rovinare alla prima indecisione difensiva ma B. Peres fortunatamente non ha una buona mira e solo davanti a Strakosha la spedisce sul palo esterno, da annotare un brutto rinvio di Strakosha che prende Dzeko, ed un fallo da rosso di J.Jesus su Parolo ma Mazzoleni lo grazia dandogli solo il giallo.

Nel secondo tempo che non ha stravolgimenti di atteggiamento tattico, è un derby tutto sommato equilibrato con fiammate più biancocelesti che giallorosse, Immobile spreca una ghiotta occasione quando Milinkovic con un gioiello lo mette davanti ad Alissson, peccato.

Le aquile menano le danze e la squadra di Di Francesco non demorde, un vero scacchiere questa sera il manto erboso dell’Olimpico, doppia occasione per la Lazio che va vicino al vantaggio prima con un tiro di De Rossi verso la sua porta, e poi Luis Alberto che subentrato a Felipe Anderson con un destro dal limite sfiora il gol ma la palla esce di poco.Al 34^ Radu decide di far soffrire i suoi compagni buttando a terra Under con la palla lontana 30 metri dall’azione incriminata, doppio giallo e Lazio in 10, mentre J. Jesus viene graziato di nuovo per un fallo commesso e non sanzionato con un altro giallo.

Da ora in poi c’e’ solo da soffrire, la Roma è in superiorità numerica ed in un certo senso favorisce la Lazio, i biancocelesti in contropiede sfiorano il gol con Marusic che viene anticipato quel momento prima di battere Alisson da El Shaarawy.

Due occasioni consecutive per la Roma con Dzeko che arriva al tiro in entrambe di testa, la prima grande parata di Strakosha che salva il risultato, la seconda finisce sulla traversa, Lazio in affanno negli ultimi secondo ma in extremis Milinkovic tenta una giocata da fenomeno qual’ è, prova un tiro da 70 metri che mette i brividi alla curva romanista.Una Lazio che con il cuore riesce a pareggiare una gara alla quale è arrivata stremata mentalmente e fisicamente, con 2 giorni di meno di riposo della Roma, una Curva Nord che appassiona ancora una volta le tifoserie organizzate mondiali oscurando quello che hanno provato a fare i dirimpettai con impaccio e cattivo gusto.

Un pareggio che vale una vittoria, una partita che ci consegna un punto ottimo per la lotta alla Champions perché comunque ottenuto in uno scontro diretto.Sono solo 6 le gare da disputare prima del rompete le righe, 6 partite da giocare con il cuore per regalarci un sogno che ad inizio stagione era solo una chimera.

FORZA LAZIO SEMPRE, SOLI CONTRO TUTTI

PAURA MAI, AVANTI LAZIO

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